Ladri di Biciclette Recensione

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I Ladri di Biciclette è un film diretto da Vittorio De Sica nell’anno 1949.  E’ un film in nero e bianco, e ha molti elementi di neorealismo. Alcuni attori nel film sono Lamberto Maggiorani (Antonio), Lianella Carell (Maria), e Enzo Staiola (Bruno). 

 La trama è di un uomo che si chiama Antonio Ricci. Antonio non ha un lavoro ed è molto povero. Lui abita con sua moglie, Maria, e suo figlio, Bruno, a Roma. Un giorno, Antonio trova un lavoro per appendere manifesti, ma lui ha bisogno di una bicicletta e non ne ha una. Antonio pensa che non può prendere il lavoro e lui lo racconta a sua moglie. Maria decide di vendere le lenzuola così Antoni può comprare la sua bicicletta. Finalmente, Antonio ha un lavoro, è contento, ed e tutto a posto. 

Il primo giorno Antonio va a lavoro, una persona ruba la sua bicicletta. Lui corre dietro al ladro, ma lui è troppo veloce sulla bicicletta. Antonio è molto molto triste, e va alla stazione della polizia. Dice al poliziotto che è successo, ma non fanno niente. Antonio decide di cercare la sua bicicletta, e va al mercato con i suoi amici e Bruno. Ci sono molte biciclette, e è difficile trovare la sua. Lui pensa di ha trovato la bici, ma il numero di bici non è corretto. Più tardi quel giorno, Antonio e Bruno vedono un uomo vecchio e il ladro con la bici. Provano a correre dietro il ladro, ma lui e’ più veloce. Loro trovano il vecchio uomo e gli chiedono domande sul ladro. All’inizio,  l’uomo non dice niente. Antonio e Bruno seguono il vecchio alla chiesa e continuano a chiedere domande. Finalmente, l’uomo dice loro chi è il ladro, ma allora lui scappa da Antonio e Bruno. 

Antonio e perde la speranza e è preoccupato che la sua bici è perduta. Vede un uomo correre, e Antonio pensa che lui è il ladro. Antonio lo segue in una casa e loro litigano. Molte persone vedono la lotta e dicono a Antonia che l’uomo non è un ladro. Bruna trova un poliziotto, ma loro non hanno prova, e Antonio deve partire. Alle fine, Antonio è molto triste, e prova a  rubare una bici. Molti uomini lo fermano, e Bruno piange. 

Mi piace “Ladri di Biciclette”, ma non mi piace il finale. Voglio che Antonio trovi la sua bicicletta e un finale felice. Non mi piace la scena quando Antonio prova a rubare una bici perché Bruno piange e era triste. Molte scene del film erano tristi, per esempio, in una scena Bruno è molto stanco e ha fame e non vuole cercare la bici. Antonio è arrabbiato e picchia Bruno. Non mi piacciono le scene tristi. Il film ha molti elementi di cinema italiano e neorealismo. I personaggi sono molto poveri e comuni. Molte scene sono all’esterno nella strada. Bruno, il bambino, è un personaggio molto importante e non c’è una lieta fine.

2 comments

  1. Concordo che non mi piacciono le scene in cui Bruno era triste, ma questo fa parte di ciò che rende il film così realistico.

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