La Meglio Gioventù

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In molti film americani, le vite dei giovani sono ritratte come fiabe. I bambini e i giovani adulti che guardano questi film hanno aspettative irrealistiche per cose come la scuola superiore, l’università, le relazioni e la vita in generale a causa del modo che vengono mostrati nei film. La Meglio Gioventù è diversa da molti dei film americani. Penso che “la meglio gioventù” significhi che le cose non sono sempre perfette e divertenti. In effetti, molte delle scene del film sono molto tristi. Per tutta la vita, Matteo era tormentato e mai capito dai suoi genitori.  Le cose che sono successe a Giorgia nell’ospedale psichiatrico era devastanti, specialmente la scena quando è stata trovata legata e percossa nel seminterrato dell’ospedale con molti altri pazienti. Giulia lascia Nicola e la figlia Sara per lavorare con le Brigate Rosse, e Nicola deve prendere la decisione di arrestare Giulia. Molti momenti tristi sono accaduti nel film, ma tutti questi momenti rappresentano “la meglio gioventù.” Nella vita cose cattive succedono, ma anche la vita è bella. Il fatto che Nicola e sua madre potessero incontrare il figlio di Matteo e di conoscerlo anche dopo la morte di Matteo era bellissimo. Era come se la memoria di Matteo sopravvivesse attraverso suo figlio. Nicola ha fatto avventure in Norvegia e Matteo ha avuto un meraviglioso amico nell’esercito. Per me “la meglio gioventù” non è una vita perfetta, ma una vita piena di tristezza e felicità. Questi personaggi mostrano che nei momenti difficili ci sono anche belli momenti a  venire.

Pensavo che il senso di famiglia dei personaggi era molto impressionante. Non importa cosa sia successo, la famiglia era sempre presente. Mi è piaciuto quando Nicola ha visto la foto di Matteo nella galleria e ha trovato Mirella. Perché Nicola ha trovato Mirella, ha potuto incontrare suo nipote che assomigliava a Matteo. Inoltre, Sara era forte della scomparsa di sua madre. Aveva un padre amorevole e zie, zii e cugini incredibili. Ho anche pensato che era impressionante che i personaggi attraversassero molte difficoltà, ma potessero superare le difficoltà della vita.  Sono rimasti felici e hanno amato la loro famiglia in quei momenti che penso sia molto importante.

Se fossi il regista del film, farei il seguito su Sara e la sua vita da adolescente. Com’è stato crescere senza una madre specificamente. Racconterei anche la storia del figlio di Matteo e della sua vita sull’isola di Stromboli. Vorrei mostrarlo scoprire cose su suo padre. Sara e Andrea avrebbero avuto una vita molto felice, ma avrebbero dovuto affrontare anche avversità come i loro genitori e il resto della loro famiglia. Mostrerebbero una nuova generazione della meglio gioventù. Le relazioni che hanno, le avventure che continuano e gli eventi delle loro vite sarebbero raccontate. Mi piacerebbe mostrare i bambini che Sara e Andrea hanno. Il seguito sarebbe una continuazione della vita della famiglia di Matteo e Nicola.

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