La (Dis)occupazione Giovanile

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In Italia ci sono: bellissime montagne, bellissimi laghi, bellissime persone, e una cultura che non puoi trovare altrove. È vero, ma l’Italia ha anche dei problemi, proprio come qualsiasi altro Paese. Un grande problema è la sua disoccupazione e specificamente la disoccupazione giovanile. Questo problema c’è sempre stato in Italia dagli anni settanta, però il problema è andato su e giù durante gli anni fino al 2014 quando la percentuale è aumentata del 43% (Banca Mondiale, 2019). Questo aumento è uno dei problemi dell’Italia e del suo governo, e sta lasciando i giovani in difficoltà a trovare un lavoro.

Prima di guardare il problema di oggi, dobbiamo guardare il perché questo problema è così grave per i giovani italiani. Nel 2014, quasi 50% dell’Italia giovanile era senza lavoro — che è la cifra più alta dal 1977 (Parkes, 2019). Uno dei motivi  principali è il doppio mercato del lavoro . Secondo Parkes (2019), questo ha aiutato “deregolamentazione dei contratti temporanei negli anni ’90” e ha fatto una differenza grande tra contratti a tempo indeterminato e contratti a tempo determinato. Inoltre nel 2012, c’è stata una riforma delle pensioni che ha aumentato l’età pensionabile, quindi c’erano meno posti di lavoro per i giovani. L’ultimo motivo è che l’Italia ha avuto “una discrepanza verticale” (Parkes, 2019) che significa che i laureati sono troppi qualificati per il mercato del lavoro. Questi tre fattori hanno aiutato questo problema in Italia.  

A causa di questi fattori, il problema è peggiorato e si è visto nei fatti. Per esempio, un giovane italiano (ha 15 a 24 anni) su tre è disoccupato e dei laureati italiani, solamente50% possono trovare impiego entro tre anni dalla laurea (Lavoro nel Mondo, 2019). Questa statistica mostra normale però quando viene confrontata nel resto della UE, all’80% riesce a trovare impiego entro tre anni dalla laurea, è chiaro che Italia non sta bene adesso. Soprattutti, due milioni di giovani sono senza lavoro e disoccupati, il doppio rispetto al resto dell’Europa 

Sebbene tutto ciò sia vero, l’Italia è migliorata nell’ultimo anno. Per esempio, a marzo, il livello di disoccupazione giovanile è sceso al 30% e 23,291,000 hanno trovato lavoro (TGCOM24, 2019). Inoltre quando si guarda il grafico a linee della Banca Mondiale (2019) sulla disoccupazione giovanile, è chiaro che il numero di giovani senza lavoro è sceso dal 2014.

Benchè dei numeri sono scesi e dei numeri sono aumentati, questo problema è ancora un problema. Per esempio, sì è vero che i giovani hanno trovato lavoro di più però il lavoro solo sotto forma di lavoro indeterminato (Magnani, 2018). Questo fatto mostra che non è una correzione permanente perché i giovani avranno bisogno di trovare lavoro nuovamente dopo qualche anno. Questo indica che ci sono molte cose per l’italia e il suo governo da cambiare affinché i loro giovani possono avere vite normali e non si devono preoccupare del lavoro. Perché le cose cambino, il governo, i datori di lavoro, e tutto dell’Italia dovranno aiutare a fare i cambiamenti nel futuro. E con dei cambiamenti, forse la forza lavoro italiana aumenterà.

Le Fonti

Disoccupazione giovanile in italia e nel mondo. (2019, marzo 22). Recuperato da 

Magnani, A. (2018, maggio 7). Lavoro, giovani e disoccupazione: l’Italia insegue ancora 

l’Europa. Recuperato da 

https://www.ilsole24ore.com/art/lavoro-giovani-e-disoccupazione-l-italia-insegue-ancora-l-europa–AEqvoRiE

Parkes, R. (2019, May 1). Why is Italy’s youth unemployment so high? Retrieved from 

http://www.italianinsider.it/?q=node/8034

TGCOM24. (2019, aprile 30). Istat: la disoccupazione giovanile scende al 30,2%, ai minimi dal 

2011. Recuperato da https://www.tgcom24.mediaset.it/economia/istat-la-disoccupazione-giovanile-scende-al-30-2-ai-minimi-dal-2011_3205803-201902a.shtml

The World Bank. Unemployment, youth total. (2019, April). Retrieved from 

https://data.worldbank.org/indicator/SL.UEM.1524.ZS?end=2018&locations=IT&name_desc=false&start=1991&view=chart

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