Lo Sport Durante il Ventennio Fascista

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Con l’ascesa del regime fascista in Italia, Mussolini hanno usato molte differenti forme di propaganda per promuovere le sue idee. Un modo con cui ha promosso il fascismo e l’unità dell’Italia era con gli sport. Mussolini “vedeva nello Sport un metodo efficacissimo per inculcare la disciplina e lo spirito di squadra in una società che riteneva troppo anarchica e individualista.” (Sport Durante il Fascismo). Lo sport è diventato una forma di nazionalismo per gli italiani ed è stato visto come un modo di “assurgere a nuova immagine dell’Italia agli occhi dei Paesi stranieri” (Moio, Giorgio). Lo sviluppo di successo dello sport in Italia era un modo per i fascisti di preparare i giovani per la guerra e per portare orgoglio alla nazione. I risultati prodotti da Mussolini erano “studiati e invidiati in tutto il mondo” (Moio, Giorgio).

L’uso dello sport come propaganda per il regime hanno iniziato con i giovani. L’Opera Nazionale Balilla (ONB) è stata creata il tre aprile, 1926, e “si occupava della preparazione fisica e morale dei giovani italiani” (Lo Sport nel periodo Fascista). L’ONB, “inquadrava, per lo svolgimento dell’attività fisica, i ragazzi dagli 8 ai 18 anni in 2 distinte formazioni” e “si occupava della preparazione fisica e morale dei giovani italiani” e gli ha promesso la gloria di vestire gli  “uniformi paramilitari” quando saranno adulti (Sport Durante il Fascismo). Nel 1928, l’Accademia fascista di Educazione Fisica e Giovanile è stata creata e “l’educazione fisica divenne materia obbligatoria nelle scuole” (Lo Sport nel periodo Fascista). L’educazione fisica è diventata importante come tutte le altre materie e “gli insegnanti di ginnastica iniziarono a far parte del Consiglio dei professori” (Lo Sport nel periodo Fascista). Secondo Mussolini, lo sport ha fatto rispettare “il senso della disciplina e dell’obbedienza” che i giovani dovrebbero avere e ha promosso “il motto fascista ‘credere, obbedire, combattere’” (Lo Sport nel periodo Fascista). Gli sport diversi hanno avuto scopi diversi e sono classificati. Gli sport come il pugilato, il nuoto, la lotta, la scherma e le gare di tiro con tutte le armi erano giudicati sport fondamentali e “sport di guerra” (Sport Durante il Fascismo). Gli sport di squadra erano favoriti anche, specialmente il Rugby, e “secondo la concezione mussoliniana, era visto come un vero gioco di squadra, basato sul cameratismo e sui valori,” quindi era molto popolare per i fascisti giovani (Moio, Giorgio). Mentre lo sport erano sopratutto per i ragazzi, “anche le giovani donne dovevano essere forti per poter essere delle buone madri che dovevano dare figli” quindi l’educazione fisica era importante anche per loro (Lo Sport nel periodo Fascista). Essenzialmente, tutti gli sport erano stati militarizzati durante il ventennio fascista.

Per incoraggiare i giovani e per unificare dell’Italia, gli atleti migliori sono stati celebrati e gli italiani hanno costruito stadi speciali. Il “‘Foro Mussolini’, un attrezzatissimo complesso sportivo alla base di Monte Mario, a Roma,” è stato costruito per rafforzare l’importanza dello sport (Moio, Giorgio). I fascisti hanno visto gli sport internazionale come un modo “conveniente per monopolizzare e strumentalizzare le loro potenzialità proandistiche” (Sport Durante il Fascismo). L’Italia ha avuto successo in tutto il mondo nei mondiali di calcio due volte e nelle Olimpiadi anche nei nuovi concorsi creati in Italia, come il “Giro d’Italia” che ha mostrato il talento italiano (Lo Sport nel periodo Fascista). I fascisti hanno organizzato anche “il primo evento agonistico di atletica leggera femminile,” e alle Olympiadi di Amsterdam, “le ragazze della società ginnastica di Pavia conquistarono la medaglia d’argento”  (Moio, Giorgio, Lo Sport nel periodo Fascista). Gli sport erano un motivo di orgoglio per gli italiani e i fascisti hanno affermato che il successo dell’Italia era un risultato delle loro politiche.

Bibliografia

“Sport Durante il Fascismo.” Epertutti.

Moio, Giorgio. “Lo sport come propaganda del ventennio fascista.” CinqueColonne Magazine.

“Lo Sport nel periodo Fascista.”Tesina di Terza Media Giacomo Gentili 3° A.


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