Giovanni Falcone

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Giovanni Falcone è nato nel quartiere Kalsa di Palermo nel mille novecento trentanove in una famiglia ricca e lui ebbe due sorelle. Il quartiere Kalsa era anche il luogo di nascita di numerosi futuri membri della Cosa Nostra. Lui andò all’università e studiò legge e lui si laureò nel mille novecento sessantuno. Dopo di che Falcone lavorò come procuratore a Trapani per dodici anni. Nel mille novecento settantanove Cesare Terranova, un giudice a Palermo, fu ucciso dalla Cosa Nostra. Questo evento causò Falcone a trasferirsi a Palermo a lavorare come magistrato. Questo era quando la vita di Giovanni Falcone cambiò e lui iniziò la sua campagna contro la Cosa Nostra.

            A Palermo lavorò con figure degne di nota come Paolo Borsellino e Rocco Chinnicci. La sua prima indagine era contro Rosario Spatola, uno sviluppatore di terreni e un associato della Cosa Nostra. L’indagine di Falcone e i suoi associati rappresentò la prima volta che la mafia in Sicilia fu sfidata dal governo. Sfortunatamente, Rocco Chinnicci fu ucciso dalla Cosa Nostra nel mille novecento ottantatré. La sua sostituzione, Antonino Caponnetto, continuò la campagna contro la Cosa Nostra e creò il “pool antimafia”. Il “pool antimafia” era un gruppo investigatori e giudici che investigarono solo la mafia. Questo gruppo aveva molto successo. Una delle loro più grandi vittorie era l’arresto di Tommaso Buscetta a Roma nel mille novecento ottantaquattro. Dopo il suo arresto, Buscetta cooperò con il governo e la loro indagine della mafia. Il lavoro del “pool antimafia” anche contribuì a una delle più grandi vittorie del governo italiano contro la mafia: il maxiprocesso dalla Corte di Assisi di Palermo nel mille novecento ottantasette. Durante questo maxiprocesso diciannove persone riceverono l’ergastolo in prigione e duemila seicento sessantacinque anni in prigione furono dato alle centinaia d’imputati.

            Oltre al suo impegno alla lotta contro la mafia, Falcone lui ebbe successo perché lui indagò le finanze di Cosa Nostra. Questa strategia rivelò la vera forza della Cosa Nostra, come la strategia mostrò quante connessioni la Cosa Nostra ebbe con altri gruppi criminali, principalmente negli Stati Uniti.

            Dopo il primo maxiprocesso, conflitto tra polizia e investigatori indebolì Gli sforzi anti-mafia di Falcone e Borsellino. Nel mille novecento ottantanove Falcone sopravvisse un attacco della Cosa Nostra in Addaura. Durante la fine degli anni ’80 e l’inizio degli anni ’90, la popolarità di Falcone diminuì. Questo era dovuto alla sua associazione con il politico socialista Claudio Martelli e il suo conflitto con il sindaco di Palermo, Leoluca Orlando.

            Infine, il ventitré maggio mille novecento novantadue, Giovanni Falcone fu ucciso in un’autobomba della Cosa Nostra mentre andava a Palermo dall’aeroporto di Punta Raisi. Due mesi dopo Paolo Borsellino fu ucciso dalla Cosa Nostra anche.

            Oggi Falcone è considerato un eroe italiano. La Cosa Nostra è un guscio di se stesso, come le uccisioni di Falcone e Borsellino rafforzò la lotta contro di loro. Sfortunatamente, l’Italia ha ancora molti problemi con la criminalità organizzata.

Works Cited

  1. https://biografieonline.it/biografia-giovanni-falcone
  2. https://it.wikipedia.org/wiki/Giovanni_Falcone
  3. http://parliamoitaliano.altervista.org/giovanni-falcone/
  4. http://www.repubblica.it/super8/2017/05/18/news/falcone_venticinque_anni_dopo_la_strage_di_capaci-165726994/?refresh_ce

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