Rita Levi-Montalcini

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Per il primo tema questo semestre, ho ricercato la scienziata italiana famosa, Rita Levi Montalcini. È nata a Torino nel 1909, in una famiglia ebrea sefardita. Lei aveva un fratello maggiore, Gino, una sorella maggiore, Anna, e una sorella gemella Paola. I suoi genitori hanno instillato nei figli il proprio apprezzamento per la ricerca intellettuale (it.wikipedia.org). Rita era molto intelligente. Lei si è laureata in medicina presso l’Istituto di Anatomia Umana della Università di Torino. Lei si è dedicata agli studi sul sistema nervoso. A seguito delle leggi razziali, per proseguire le sue ricerche sui processi del differenziamento del sistema nervoso, lei è andata in Belgio nel 1938. Durante la seconda guerra mondiale, lei si è nascosta a Firenze con il nome falso (Fondazione Rita Levi-Montalcini Onlus). 

Dopo la seconda guerra mondiale, Levi-Montalcini ha viaggiato in tutto il mondo per la sua ricerca. Lei ha lavorato soprattutto alla Washington University di St. Louis nel Missouri. Nel 1951, Levi-Montalcini ha viaggiato in Brasile per poter eseguire gli esperimenti di colture in vitro presso l’Istituto di Biofisica dell’Università di Rio de Janeiro (Fondazione). Nel dicembre del 1957, lei ha identificato il fattore di crescita delle cellule nervose (noto con l’acronimo NGF). Nel 1969, lei è ritornata in Italia. Lei ha assunto la direzione dell’Istituto di Biologia Cellulare del CNR a Roma fino al 1989. La scoperta dell’NGF le valse nel 1986 il premio Nobel per la medicina (Fondazione). Era impegnata nel campo sociale attraverso la Fondazione Rita Levi-Montalcini Onlus, della quale era presidente, che ha lo scopo di venire in aiuto alle giovani donne dei paesi dell’Africa nel sostegno all’istruzione. Il 1 agosto 2001 è stata nominata Senatrice a vita in Italia (it.wikipedia.org). Nel 2005, lei ha fondato l’Istituto Europeo di Ricerche sul Cervello che si propone di svolgere ricerca nel campo delle neuroscienze. Lei è morta il 30 dicembre 2012, all’età di 103 anni (Fondazione).

Oggi le applicazioni più promettenti di NGF sono una possibile terapia dell’Alzheimer e i primi test sono stati condotti negli Stati Uniti. In Italia la molecola si è sperimentata per curare le ulcere della cornea e la sclerosi multipla (huffingtonpost.it). Le applicazioni di NGF sono molto più grandi di quanto Rita Levi-Montalcini aveva previsto. Penso che Rita è d’ispirazione per tutti. La sua scoperta può cambiare il mondo.

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