La Vita di Giacomo Puccini

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Giacomo Puccini fu un compositore molto famoso e rispettato nei primi anni del ventesimo secolo. In particolare, diventò molto famoso per le sue opere. Alcuni dei suoi lavori più noti sono La bohème (1896), Madama Butterfly (1904), e Turandot (1924). Puccini nacque a Lucca il 22 dicembre 1858 da una famiglia di musicisti da cinque generazioni. Crebbe con sei sorelle e un fratello nella casa di Corte S. Lorenzo. La famiglia di Puccini occupò la posizione di maestro di cappella alla Cattedrale di San Martino per 124 anni. Giacomo Puccini ricevette i primi insegnamenti musicali dal suo padre Michele, prima della sua morte prematura nel 1864.  Durante i suoi primi anni, imparò a comporre musica di scrivere per la sua chiesa locale. Inoltre, partecipò spesso al coro dei bambini e fu il sostituto dell’organista.

Per la scuola generale, frequentò al seminario di San Michele. Dopo questo, studiò con lo suo zio Fortunato Magi alla scuola musica di Pacini a Lucca nel 1880. Con una borsa di studio della Regina Margherita, Puccini continuò i suoi studi al Conservatorio di Milano per tre anni. Quando aveva ventuno anni, compose la sua Messa a Quattro Voci, un’impresa molto ambiziosa e impressionante per un compositore giovane. Per la sua tesi per il Conservatorio di Milano, compose un pezzo orchestrale; lo ha chiamato Capriccio sinfonico. Ai suoi professori piacque così tanto il pezzo che gli permisero di suonare in un concerto studentesco il 14 luglio 1883. Il pezzo fu visto favorevolmente dalle pubblicazioni locali, tra cui la rivista milanese Perseveranza. Con questa pubblicità Puccini iniziò a sviluppare una reputazione professionale come compositore.

Con il successo della sua prima composizione importante, Amilcare Ponchielli, uno dei professori di Puccini al conservatorio, suggerì a Puccini di scrivere un’opera. Con un invito a rimanere alla casa di Ponchielli, iniziò a compone la musica su un libretto scritto da Ferdinando Fontana. L’opera si chiamò Le Villi e fu sottoposta a un concorso sponsorizzato dalla casa editrice musicale di Sozogno. Sebbene il pezzo non vinse, Le Villi andò ad esibirsi al Teatro de Verne nel 1884. Una versione più ampia e rivisitata dell’opera venne presentata per la prima volta alla Scala nel 1885. La sua opera successiva, chiamata Edgar, non andò bene commercialmente, e quasi mise a repentaglio la sua relazione con la casa editrice per cui lavorava. La sua opera del 1893 intitolata Manon Lescaut fu una scommessa, ma l’opera divenne un successo commerciale e riportò Puccini al centro dell’attenzione. La maggior parte delle sue opere successive esemplifica lo stile del Verismo, o una rappresentazione molto cupa e realistica della vita di tutti i giorni.

La vita privata di Puccini era molto complicata. Iniziò una relazione con Elvira Gemignani, una donna sposata. Suo marito, Narciso Gemignani, era un noto donnaiolo ed Elvira non era felice del suo attuale matrimonio. Alla fine rimase incinta di Puccini e dovette trasferirsi da Lucca per avere il bambino ed evitare qualsiasi pettegolezzo. Quando Narciso fu ucciso dal marito di un’altra donna con cui stava avendo una relazione, Elvira riuscì a sposare Puccini, oltre a legittimare il nuovo figlio di Puccini, Antonio, e Fosca, la figlia di Narciso. Tuttavia, Puccini era anche noto per l’infedeltà. Era conosciuto per “scherzare” con molti dei suoi cantanti. Nel 1909 Elvira accusò pubblicamente la loro cameriera, Doria Manfredi, di dormire con Puccini. La cameriera finì per suicidarsi dalla vergogna, ma la sua autopsia rivelò che era uno vergine. Elvira fu condannata a cinque mesi di prigione. Molti studiosi ritengono che questa esperienza abbia influenzato in modo significativo molte delle opere successive di Puccini. Nel 26 novembre 1924, Puccini morì di cancro alla gola e infarto.

Opere Citati

biografieonline.it/biografia-giacomo-puccini

liberolibro.it/giacomo-puccini-e-le-donne

puccinimuseum.org/it/conosci-giacomo-piccini/la-vita/

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