Biografia di Gianni Versace

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Il nuovo programma di Netflix, “American Crime Story: Gianni Versace,” è molto popolare ma la famiglia di Versace lo ha definito “un’opera ‘di mera finzione’” (tpi.it). Ecco il racconto vero. Gianni Versace nacque “a Reggio Calabria il 2 dicembre 1946” (Biografie.it). La sua mamma era una sarta famosa nella ragione della sua infanzia. La sua mamma ebbe molta influenza sul suo lavoro nel futuro (Panaroma.it). La sua carriera cominciò quando lui ebbe venticinque anni. Si trasferì a Milano dove divenne il “direttore creativo di una serie di maison” (Panaroma.it). Poi, ebbe un’opportunità quando mostrò la sua collezione a “Complice” (Biografie.it). Fu una collezione dei vestiti di pelle, e nei tre anni successivi, fondò la sua marca, “Gianni Versace” con una linea dei vestiti per le donne. Con l’aiuto di Richard Avedon, un fotografo Americano, ebbe immagini dei suoi vestiti. All’età di trentasei anni, vinse “il premio “L’Occhio d’Oro” come miglior stilista 1982/83 Collezione Autunno/Inverno donna” (Biografie.it). Presentò il suo segno distintivo; “elementi in metallo” (Biografie.it). Divenne molto famoso e a breve iniziò una collaborazione con il Teatro alla Scala di Milano per creare i costumi, e poi creò costumi per molti film. Fece anche i costumi per il Ballett in Russia, che lo fece vincere il premio “Maschera D’argento” (Biografie.it). Con la sua creò l’idea “top model,” donne che lui identificò come “l’iconica manifestazione della bellezza”  e portò significato a “Fatto in Italia” (Panorama.it). Alla fine, si espandé nel mercato per accessori e profumi e il nome Versace fu molto noto nel mondo.

Ma, nel 1997, all’età di cinquanta anni, fu assassinato. Comunque, c’è controversia sopra la sua morte e questa è il fondamento per il programma. Prima della sua morte, visse in Spiaggia Sud, Miami, un posto con una reputazione per feste stravaganze e per ricchezza. Molte persone sono gelose di questo stile di vita, ma specialmente Andrew Cunanan, l’assassino di Versace. Lo stile di vita molto differente di Cunanan mostra il suo desiderio per il lusso, che diviene “un vortice tormentoso che lo condurrà presto oltre la soglia della tossicodipendenza e della psicosi” (tpi.it). Lui poi divenne un serial killer e Versace fu la sua quinto vittima. L’amico di Versace, Antonio D’Amico, sentì il rumore della pistola e vide Cunanan lasciando la casa. Come la polizia gestì la situazione è controverso perché “il caso è stato chiuso troppo in fretta” secondo il suo amico D’Amico (tpi.it). Una teoria è che qualcuno, possibilmente da una famiglia criminale della Calabria, assumé Cunanan per l’assassino. Un programma anche fu pubblicato in Italia, si chiama “Il Sorriso della Medusa,”  che disse che tutti e due erano uccisi dalla polizia (tpi.it). Ma nonostante tutte le controversie, sua sorella, Donatella, prende “le redini del brand e dopo i primi anni incerti Versace ritrova la sua identità” ma quello è un altro racconto (Panaroma.it).

Biblioografia

Biografie. Gianni Versace. https://biografieonline.it/biografia-gianni-versace

Panorama. Versace: la storia del sogno di un sarto bambino. https://www.panorama.it/economia/aziende/versace-la-storia-del-sogno-di-un-sarto-bambino/

TPI. La Storia dell’assassinio di Gianni Versace, un caso risolto troppo in fretta. https://www.tpi.it/2018/09/26/assassinio-di-versace/

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