Una vita di dicotomie

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Quando si pensa a Michelangelo da Merisi, detto Caravaggio, si pensa probabilmente a dipinti come Vocazione di San Matteo (1600), Davide con la testa di Golia (1609-1610), e Deposizione (1603). Dietro questi quadri, c’è un uomo la cui vita fu definita dalle contraddizioni. Come l’articolo rivela, la storia di Caravaggio “è una storia di arte e violenza, di santi e prostitute, di bettole pericolose e sale principesche.”[1] È una storia di dicotomie.

            Nel 1571, Caravaggio nacque a Milano, dove cominciò a studiare l’arte nella bottega di Simone Peterzano, che s’interessava dell’arte veneziana.[2] Mentre studiava con Simone Peterzano, Caravaggio studiò l’arte dalla Lombardia, che è nota per il suo realismo, e il rinascimento artistico a Venezia.[3] I pittori seicenteschi a Venezia, come Jacopo Tintoretto e Tiziano, crearono uno stile che si chiama colorismo. Caravaggio combinò questi due tradizioni nella sua arte: Lui usò il chiaroscuro e i colori scuri per creare le composizioni realistiche,[4] per esempio Crocifissione di San Pietro (1600) e Cena in Emmaus (1601). Nel 1591, Caravaggio si trasferì da Milano a Roma e studiò con altri artisti come Lorenzo Siciliano e il Cavalier d’Arpino. Durante questo periodo, Caravaggio dipinse natura morta e quadri del genere.[5] Siccome i collezionisti dell’arte consideravano questi generi essere più bassi dei generi come i dipinti storici o i ritratti, Caravaggio non guadagnò molti soldi durante i sui primi anni a Roma.

            La vita di Caravaggio cambiò nel 1600 quando il Cardinale Francesco Maria del Monte comprò il dipinto di Caravaggio che si chiama I Bari. Dopo che lo comprò, Francesco Maria del Monte invitò Caravaggio a trasferirsi nella sua residenza che si chiamava Palazzo Madama.[6] Poi, la carriera di Caravaggio crebbe rapidamente: Caravaggio dipinse per molte famiglie principesche come i Borghese, i Barberini, e i Massimi. Una delle commissioni più importanti per Caravaggio fu “la cappella Contarelli in San Luigi dei Francesi.”[7] Per la famiglia Contarelli, Caravaggio creò tre dipinti che si chiamano Vocazione di San Matteo, San Matteo e L’Angelo, e Martirio di San Matteo. Questi dipinti mostrano lo stile barocco che Caravaggio diffuse. Il movimento del drappeggio dei vestiti dell’angelo in San Matteo e L’Angelo mostra che il dramma è una caratteristica dell’arte barocca. Con il loro chiaroscuro, il loro tenebrismo, e i loro colori intensi, gli altri due dipinti rappresentano il grande stile barocco.[8]  

Mentre Caravaggio lavorò per i principi e i cardinali in palazzi e chiese durante il giorno, la notte, lui frequentava le taverne e le bettole. Lui combatté molte persone. Per esempio, ferì un cancelliere e poi lasciò Roma per Genova nel 1605. Pochi mesi dopo il suo ritorno a Roma, Caravaggio uccise un uomo. Per evitare la prigione, Caravaggio fuggì a Napoli e poi a Malta. Nel 1610, Caravaggio morì durante il suo viaggio a Roma, la città dove diventò un maestro dell’arte barocca.

Bibliografia

“Caravaggio.” Biografie. Acceso 2 febbraio 2019.

https://biografieonline.it/biografia.htm?BioID=291&biografia=Caravaggio.

“Caravaggio: breve biografia e opera principali in 10 punti.” Due minuti d’arte. Acceso 30

gennaio 2019. https://dueminutidiarte.com/2015/12/30/caravaggio-biografia-breve-opere-principali/

“Caravaggio.” Storiadellarte.com. Acceso 2 febbraio 2019.

http://www.storiadellarte.com/biografie/caravaggio/vitacaravaggio.htm.

“Simone Peterzano.” Wikipedia: L’enciclopedia libera. Accesso 2 febbraio 2019.

https://it.wikipedia.org/wiki/Simone_Peterzano.

[1] “Caravaggio: breve biografia e opera principali in 10 punti,” Due minuti d’arte, acceso 30 gennaio 2019, https://dueminutidiarte.com/2015/12/30/caravaggio-biografia-breve-opere-principali/

[2] “Simone Peterzano,” Wikipedia: L’enciclopedia libera, accesso 2 febbraio 2019, https://it.wikipedia.org/wiki/Simone_Peterzano.

[3] “Caravaggio,” Storiadellarte.com, acceso 2 febbraio 2019, http://www.storiadellarte.com/biografie/caravaggio/vitacaravaggio.htm.

[4] “Caravaggio,” Storiadellarte.com.

[5] “Caravaggio,” Storiadellarte.com.

[6] “Caravaggio,” Biografie, acceso 2 febbraio 2019, https://biografieonline.it/biografia.htm?BioID=291&biografia=Caravaggio.

[7] “Caravaggio,” Biografie.

[8] “Caravaggio,” Biografie.

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