La Prima Cosa Bella

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Mi è piaciuto il film La prima cosa bella per molte ragioni diverse. Mi è piaciuto lo scenario di diverse parti d’Italia, dagli hotel all’area giardino dove Anna e i suoi figli stavano quando hanno lasciato la loro vecchia casa. Ho anche trovato interessante l’inizio del film perché in America non c’è competizione per la mamma più bella, ma in Italia sembra che ne abbiano uno.  Ho trovato tutta la scena molto sessista e ha reso le donne oggettivate. Durante l’inizio di questo film ho sentito una tremenda tristezza per la situazione in cui Bruno e Valeria erano coinvolti. Hanno trascorso il film iniziando a cercare riparo con la madre e fuggendo costantemente dal padre (passando da una casa all’altra).

Questo film è stato anche molto diverso dai film americani a causa della colonna sonora, della recitazione e del montaggio. Mentre guardavo il film, mi sentivo come se fossi davvero in Italia negli anni ’70. Stavo guardando le case della città, il cibo che mangiavano, i vestiti che indossavano, l’aula in cui si trovava Bruno.  Anche la recitazione in questo film è stata fenomenale. Potevo davvero vedere quanto fosse complicata la vita per la famiglia Michelucci, specialmente per i bambini. Venivano da una casa distrutta e sembrava che l’unico modo per sopravvivere con Anna fosse la sua costante dipendenza dagli uomini.

Anche l’editing nel film era molto vecchio stile, solo guardando il personaggio che usavano per crediti e transizioni da una scena all’altra. Una delle cose che ho notato è la velocità con cui parlano gli italiani, eppure sembrano trasmettere il messaggio ed eseguire perfettamente le loro emozioni. Anche se è stato difficile per me capire la maggior parte del dialogo (i sottotitoli erano troppo veloci), ho potuto seguire la trama attraverso il loro linguaggio del corpo.  Non ho visto nessun film italiano, ma questo film non mi piace molto. Penso che sia un ritratto onesto e complicato delle famiglie in tutto il mondo. È arte come questa che ci connette nonostante le barriere linguistiche che possiamo avere. Penso che una delle mie scene preferite fosse alla fine del film quando la ragazza di Bruno lo ha portato in spiaggia perché era così nostalgico come uno dei ricordi più felici della vita di Bruno. Dopo che sua madre è morta, quella era la prima cosa bella a cui poteva aggrapparsi e sono contenta che ce l’abbia.

 

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