Recensione del Film: “Roma Città Aperta” (1946)

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        “Roma Città Aperta” (1946) è un film diretto da Roberto Rossellini. Il film è stato rilasciato nel 1946. Il film è diviso in due parti. È un film drammatico. Il film è un bel film. La storia si svolge a Roma durante i nove mesi di occupazione Nazista. Il film inizia con la scena in cui  Nazisti stanno marciando per la strada, cantando canzoni militari. Loro vanno a prendere un membro della resistenza italiana. Lui è un meccanico, Giorgio Manfredi. Lui fugge. I personaggi centrali nella storia sono Giorgio Manfredi, Don Pietro (un prete), Francesco, e Pina. Mi piace Don Pietro molto. Mi piace Don Pietro perché lui è molto divertente. Inoltre, lui è molto serio e molto simpatico. Una scena in cui Don Pietro è molto divertente è in cui lui è in un negozio. Nel negozio, lui vede due statuetta. Una statuetta è nuda, e una è un santo, Santo Roch. A Don Pietro non piace la statuetta nuda e gira le statuette l’una dall’altra. La scena è molto divertente. Inoltre, il film è molto realistico. La rappresentazione dei fascisti e dei nazisti nel film è molto accurata e ben fatta. Quello ha aggiunto intensità al film. Il film era particolarmente realistico e accurato durante le scene di tortura, quando il Gestapo ha usato una torcia e una frusta, e tre altre cose. Inoltre, i Nazisti e i fascisti che non reagono quando loro hanno torturato un uomo a morte era molto realistico. I Nazisti hanno usato una donna, Marina Mari, innamorata di Giorgio, per trovare e uccidere Giorgio. Alla fine, quando Giorgio è morto, Marina sviene. La donna Nazista dice rinchiuderla, e dopo, la donna ruba la pelliccia che lei ha dato a Marina. Lei dice, “per un’altra volta” “Roma Città Aperta,” (1946). Dimostra com’erano i Nazisti, sono brutti e spregevoli. Il film è molto interessante e accattivante, e a volte, sentimentale. Don Pietro è il mio personaggio preferito. Lui è un personaggio centrale. Inoltre, lui è un uomo giusto e retto. Il regista fa un buon lavoro a catturare le potenti emozioni dei personaggi presentati nel film. La scena finale e la fine del film sono tristi. Potenti, ma tristi. Intendo che, quando il Gestapo ha deciso di uccidere Don Pietro, i fascisti italiani hanno perso volutamente il loro obiettivo, ma l’ufficiale del Gestapo ha ucciso Don Pietro, un prete. Non mi piace. Mi piacciono e azioni degli italiani fascisti durante l’esecuzione, ma mi non mi piace l’agente del Gestapo. La scenografia era molto realistica. Gli attori hanno fatto lavori molto bravi recitare.

        Per concludere, mi piace il film di Roberto Rossellini, “Roma Città Aperta” (1946), molto. Il film è molto interessante e accattivante, “Roma Città Aperta” (1946) è molto realistico. “Roma Città Aperta” (1946), è un film drammatico, giallo, thriller (più così suspense), e sentimentale, tragico, tutto in un film. È un bel film. Io raccomando di guardare il film in lingua originale. È molto bene!

2 comments

  1. Mi piacciono i film neorealisti. Neorealismo è un genere interessante e è molto diverso dai film americani moderni.

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