Smetto Quando Voglio: Recensione

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Qualche volta, le commedie possono essere solo un po divertenti con uno o due battute memorabili e una trama senza alcuna profondità. Non è vero per il film “Smetto Quando Voglio,” una commedia molto divertente con dialogo intelligente, personaggi ben sviluppati, e una trama satirica con un messaggio politica. Il regista del film, Sydney Sibilia, non voleva una produzione spettacolare, ma la combinazione di una trama significativa e di buoni personaggi fa un grande film.

Nel film, il protagonista (Pietro) è un professore di scienza all’università. Lui fa una presentazione per ricevere un assegno di ricerca ma non va bene e perde il suo lavoro. Ha bisogno di soldi per sostenere la sua famiglia e decide di mettere insieme una banda criminale e usare le sue abilità scientifiche per fare e vendere le droghe. Lui recluta i suoi geniali ex-colleghi che nonostante i loro talenti e dottorati, anche non hanno lavori buoni e vivono in povertà. Per un po di tempo, tutto va bene, ma quando fanno troppo soldi, le cose diventano pazze.

L’aspetto del film che, secondo me, è il migliore è la trama satirica che è divertente ma anche mostra i problemi politici ed economici dell’Italia. Tutti i personaggi nel film sono molto intelligenti con un dottorato ma nessuno di loro hanno un buon lavoro o una carriera di successo. Questo fa il film buffo, ma anche mostra il problema della disoccupazione, particolarmente dopo la crisi economica del 2007. Per esempio, Andrea va a un’intervista per un lavoro meccanico e deve fingere che lui è un criminale incolto perché l’intervistatore non assume uomini con una laurea. Ovviamente, questa scena è un’esagerazione, ma mostra ancora come molte persone educate sono disoccupate nell’economia italiana.

Anche, il film parla di “Smart Drugs” che non sono illegale in Italia. Perché la “banda” è piena di scienziati, riescono a fare una “Smart Drug” da vendere. Questo era un problema serio in Italia e il film mostra questa scappatoia della legge e i problemi che vengono con le droghe.

La produzione del film non è fantastica ma il dialogo e gli attori lo fanno spassoso. Non ci sono effetti speciali o molta azione ma le parti veramente buffe sono le battute dei personaggi che sono scritte da Valerio Attanasio. Per esempio, Pietro aveva uno studente, Maurizio, che dice che i suoi genitori sono morti e che lavora come cameriere cosi non può pagare Pietro. Quando Pietro scopre che non è vero, Maurizio dice “Sì, quando litigo con mia mamma dico ‘per me sei morto!’”

Il mio personaggio preferito è Alberto perché è più divertente e pazzo. Lavora come lavapiatti in un ristorante ma prima era un chimico. Lui fa le droghe per la banda ma comincia a usarle per parlare alle donne. È un personaggio molto buffo e ha tante battute comiche nel film.

“Smetto Quando Voglio” ha la combinazione perfetta di commedia, azione, e un messaggio serio e rilevante. Complessivamente, mi piace molto il film “Smetto Quando Voglio” e io raccomanderei che tutto lo guardino.

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