I giovani italiani, simili ai giovani americani, sono disoccupati. Molti dei giovani italiani abitano con i loro genitori. Il 76% dei giovani italiani non lavorano, e molte delle città vicino alle università sono molto costose da abitare. In Italia, 7 su 10 studenti abitano con la loro madre e il loro padre. Nel 2017, il tasso di disoccupazione giovanile é 37,2%. La ragione per questo é di solito che i giovani italiani continuano gli studi, quindi non entrano nella forza del lavoro più tardi. Anche, la generazione dei millennials é “la generazione più istruita di sempre” (Martino). É simile ai giovani americani perché negli Stati Uniti, la generazione millennials é più istruita e più disoccupata di qualsiasi generazione precedente. Anche nel 2017, i giovani italiani tra 18 e 34 anni sotto “la soglia di povertà assoluta sono passati dal 3,1% del 2005 al 10% del 2017” (Martino). In risposta a questo, Giorgio Gioacchini e Tommaso Politano fanno ‘Digital Yuppies’. ‘Digital Yuppies’ collega professionisti e esperti con i giovani chi cercano lavoro nel mondo digitale. Secondo Martino, ‘Digital Yuppies’ é “un’esperienza interamente rivolta a –– e gestita da ragazzi sotto i 30 anni”. I giovani americani cercano di risolvere il problema della disoccupazione da soli. Però, secondo Franco Grilli dal Giornale, i giovani italiani non vogliono un lavoro che richiede lavoro nei weekends, nei festivi, e nelle ore notturne. I giovani italiani anche non vogliono lavorare lavori manuali. Queste opinioni sono simili ai giovani americani perché se siamo la generazione più istruita, poi pensiamo che il lavoro manuale é sotto di noi. Questo é male perché molti dei giovani sono disoccupati perché loro non vogliono fare un lavoro manuale.
Cose come ‘Digital Yuppies’ sono utili per risolvere la disoccupazione tra i giovani italiani, e se più giovani, tutti e due italiani e americani, sono stati coinvolti, poi la disoccupazione giovanile sarebbe meno un problema, e meno giovani vivrebbero con i loro genitori. Infine, i giovani italiani vivono con i loro genitori per molte ragioni diverse; é più complesso di quanto sembra.
Gli articoli che ho usato:
http://www.repubblica.it/scuola/2018/03/19/news/studenti_italiani_bamboccioni-191654967/