Storia militare d’Italia durante la seconda guerra mondiale

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Durante la Seconda Guerra Mondiale, gli eserciti di Italia erano importanti, ma non sono mai stati efficaci come i eserciti di Inghilterra, gli Stati Uniti, Germania, e l’Unione Sovietica. Nonostante i problemi del militare Italiano, gli Alleati dovevano sconfiggerla. Soldati Italiani hanno combattuto in Francia, Libia, Tunisia, Grecia, Jugoslavia, Egitto, Etiopia, Russia, Kenia, Somalia, e in Italia. Alla fine della guerra, quasi mezzo milione di italiani erano morti, inclusi duecentomila soldati, centocinquantamila civili, e trentamila partigiani che combatterono contro il fascismo.

Il dieci giugno, mille novecentoquattordici, L’Italia è entrata nella Seconda Guerra Mondiale, dopo il governo di Francia è fuggito da Paris a Bordeaux. Benito Mussolini pensava che la guerra sarebbe finita presto, e voleva combattere abbastanza da negoziare come potenza belligerante nella conferenza di pace. Gli eserciti italiani in Africa e le marine italiane nel Mediterraneo hanno iniziato a combattere immediatamente. L’ Italia ha invaso Francia in giugno del mille novecentoquattordici, ma l’invasione non ebbe successo. Dopo che la Germania ha conquistato la Francia, Italia occupava una parte di Francia.

Gli eserciti italiani in Africa hanno invaso Egitto, Africa del Nord francese, Kenia, e Somalia. La guerra in Africa era più difficile per glii eserciti Italiani. Solo l’invasione di Somalia ha avuto successo. L’invasione dell’Egitto era un fallimento. Duecentomila Soldati Italiani non potevano sconfiggere trentamila soldati britannici. In Libia, eserciti italiani e tedeschi assediavano la città di Tobruk per duecentoquarantuno giorni ma non potevano catturarla. Il famoso comandante tedesco Erwin Rommel comandava per lo più soldati italiani quanto lui era “la volpe del deserto”.  Dopo tre anni, tutti gli eserciti asse in Africa erano sconfitti. Con armi superiori, gli eserciti alleati ben equipaggiati sconfissero il numeroso ma obsoleto esercito italiano.

Nell’Unione Sovietica, sessantamila soldati Italiani hanno invaso durante l’operazione Barbarossa. Prima della fine dell’invasione tedesca dell’unione sovietica, duecentomila italiani combatterono. Questi soldati italiani combatterono nella battaglia di Stalingrado, la battaglia più grande e sanguinosa della storia umana. Centomila italiani furono catturati e solo dodicimila tornarono in Italia.

Gli alleati hanno invaso la Sicilia in luglio, mille novecentoquarantatré. Quindici giorni dopo Il Gran Consiglio del Fascismo ha votato per limitare il potere del Duce e dare al re il controllo delle forze armate. Dopo questo colpo di stato l’esercito tedesco ha invaso l’Italia. Gli eserciti italiani hanno combattuto i tedeschi, ma solo nel sud d’italia, in corsica, e in sardegna gli eserciti potevano fermare i tedeschi. Ottocentomila soldati italiani furono catturati, e solo novantamila hanno deciso di combattere con i tedeschi.

I tedeschi hanno salvato Mussolini, e hanno creato la Repubblica Sociale Italiana nel nord d’italia. Per due anni, la Repubblica Sociale Italiana con i tedeschi combattevano contra gli alleati, i realisti, e i partigiani. La Repubblica Sociale Italiana ha arreso il secondo di maggio, millenovantacentoquarantacinque. Sei giorni dopo, la Germania ha arreso e il seconda guerra mondiale e finito in Europa. In aprile, il duce è stato catturato e è stato giustiziato.

 

Citazioni:

 

SECONDA GUERRA MONDIALE – I CADUTI DEL FRONTE ORIENTALE di Massimo Multari

 

Nemico alle Porte di William Craig

 

Storia militare d’Italia durante la seconda guerra mondiale di Wikipedia

 

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