Il colonialismo italiano

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Nel 1926, il Duce disse che l’Italia aveva bisogno della colonizzazione per continuare a far crescere il paese e creare nuove opportunità. Mussolini ha detto che offriva l’opportunità di creare posti di lavoro in agricoltura e di espandere l’impatto del cattolicesimo.

Il colonialismo italiano durante il periodo fascista cercò di migliorare l’economia, creare leggi e prendere terra per gli italiani che vivono in Africa. Insegnare le idee della cultura italiana in Africa è stato molto importante. A volte, i nativi si arrabbiarono perché credevano che la terra fosse per la comunità, non per gli individui. Gli italiani speravano che la Libia e l’Etiopia sarebbero stati un nuovo posto in cui vivere e lavorare, tuttavia la seconda guerra mondiale e altri fattori alla fine si fermarono a un gran numero di persone immigrate. Ad esempio, c’erano solo sessanta mila italiani in Etiopia. Era molto costoso cambiare l’economia locale e spendere per l’esercito.

Qualcosa di interessante sul periodo coloniale italiano è il tono patriottico usato per descrivere una guerra di aggressione coloniale. L’Etiopia come una cosa positiva e onorevole. In realtà, la conquista è stata contrassegnata da un’estrema aggressività e il popolo etiope ne ha risentito molto. Queste persone, che hanno vissuto vite tranquille e basiche, sono state sottoposte a pessime condizioni. Una delle armi più famose che è stata utilizzata come parte delle conquiste. L’uso del gas velenoso caduto dagli aerei ha ucciso molte persone innocenti.

Il motivo principale per cui queste condizioni erano supportate era il linguaggio usato per descriverle. Invece di descrivere le azioni aggressive in Libia come parte della conquista coloniale, è stato descritto come necessario per proteggere gli italiani che vivono in Libia in quel momento. Inoltre, i campi di concentramento trovati in Libia erano giustificati. Ad esempio, uno scrittore ha scritto, “I carabinieri dovettero provvedere alla custodia di circa 5mila indigeni lì rastrellati; con gli scarsi mezzi a loro disposizione dovettero nutrirli, ricoverarli e procedere al delicato compito della loro selezione, mettendo in libertà vecchi, donne, bambini ed infermi”(Fonte 2).

In definitiva, il colonialismo italiano aveva alcune buone ragioni economiche, tuttavia il trattamento degli africani e la dominazione che ne risultò ne fecero una parte oscura della storia italiana.

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