La Vita delle Donne nel Fascismo

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Mussolini desiderò che le donne fasciste rimanessero in casa, a cucinare, e fare molti bambini. Le donne fasciste erano molte fedeli ai loro mariti e al Duce. Mussolini incoraggiò le donne a dare ai loro bambini un’educazione artistica fascista romana. La cosa più importante è che le donne erano usate nella propaganda fascista.

La donna ideale era una donna che era femminile. Una grande parte di questo movimento era di mantenere le donne a casa e di non farle lavorare. Era difficile per molte donne perché molte donne erano povere. Le donne della classe media lavoravano ma molte donne hanno smesso di lavorare. Mussolini ha detto che le donne che lavorano potevano diventare sterili. Questa era una preoccupazione per molte donne perché i tassi di natalità erano molto bassi. Mussolini evidenziò l’importanza di una grande popolazione e molte donne credevano che dovessero avere più bambini per espandere l’impero italiano. Tuttavia, molte donne lavoravano come ostetriche, domestiche, balie e sarte.

Le giovani donne erano messe in gruppi. Le ragazze dagli 8 ai 12 anni si iscrissero alle Piccole Italiane. Le ragazze dai 13 ai 18 anni si iscrissero alle Giovani Italiane. Mentre i ragazzi imparavano a essere militari, le ragazze imparavano come essere buone madri. Le ragazze più grande praticavano ginnastica perché Mussolini pensava che la ginnastica fosse buona alle donne per diventare sane. Molte ragazze hanno esibito la loro ginnastica alle grandi feste. Le ragazze di questi gruppi potevano partecipare allo sport e questo era molto eccitante. Mussolini descrisse la donna fasciste ideale come rotonda e materna, non magra come i modelli americani che molte donne italiane ammiravano. Lo sport ha aiutato a mantenere forti le donne.

Durante la Seconda Guerra Mondiale, molte donne hanno dovuto lavorare di più perché gli uomini sono andati a combattere in guerra. Le donne hanno lavorato nei vecchi lavori dei mariti. Quando la quantità di cibo diminuiva, le donne dovevano trovare cibo per le loro famiglie. La Seconda Guerra Mondiale era un periodo più difficile per le donne fasciste. Intorno al 1943, molte donne italiane si unirono alla resistenza. Gli storici credono che quasi due milioni di donne facessero parte della resistenza. Tuttavia, molte donne amavano Mussolini e hanno difeso il fascismo alla fine della guerra.

Per la maggiore parte, le donne durante il ventennio avevano il ruolo di una madre e una moglie. Era un periodo molto sessista nella storia. Alle Donne era detto di produrre bambini e di essere buone casalinghe.

Bibliografia

Wilson, Perry. “Women In Mussolini’s Italy, 1922-1945”. Oxforrdhandbooks.com, 2012, http://www.oxfordhandbooks.com/view/10.1093/oxfordhb/9780199594788.001.0001/oxfordhb-9780199594788-e-12?print=pdf. Accessed 24 Feb 2018.

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