Le Scuole del Fascismo

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Alle fine della prima Guerra Mondiale, l’Italia era un paese agricolo con molte persone analfabete. Molti giovani italiani non sapevano leggere durante questo tempo. Infatti, il 25% dei giovani tra il ventunesimo e il ventinovesimo anno di età erano analfabete. Inoltre, questo numero era più alto per le ragazze, di cui il 31% chi non sapeva leggere a Italia. Per combattere questo, il regime fascista misero i bambini, le bambine, i ragazzi, e le ragazze nelle scuole elementare con regole fasciste.

In queste scuole, gli studenti erano organizzati seconda l’età, e ogni gruppo aveva una uniforme particolare. Le idee del fascismo erano presenti nelle stanze, nella forma di propaganda culturale. La propaganda insegnò l’importanza di guerra e forza fisica. Ogni scuola doveva obbedire le regole da Roma riguardo i mobili. Per esempio, un crocifisso veniva messo tra le immagini del re e del duce. Inoltre, ogni aula aveva cartelloni per l’insegnamento, carte geografiche, ritratti di uomini illustri, la cattedra, i banchi, un armadio, illustrazioni varie per la decorazione dell’aula, ed attrezzi per la ginnastica. Poi`, ogni scuola era collegata alla radio per ascoltare i discorsi del duce.

Le aule erano stipate di studenti. Nel 1926, c’erano in media trentanove studenti per classe. Nel 1940, questo numero è aumentato a quarantasei studenti per classe. I ragazzi e le ragazze nelle classi sedevano a banchi e scrivevano con inchiostro. Gli studenti impararono molte date sul calendario, come il 24 maggio, la Entrata in guerra dell’Italia nel 1915, e l’11 novembre, il Compleanno del Re. Per entrambi questi giorni furono la vacanza. Per scrivere, gli studenti durante questo periodo usarono i quaderni con immagini nazioniliste. Le copertine mostrano simboli d’italia, come soldati e legionari romani o imprese in Etiopia o un sfondo patriottico. Il governo fascista ebbe autorità delle scuole, e dentro i quaderni c’era propaganda anche per il regime. Spesso, i quaderni ebbero storie di Mussolini e il culto della sua persona, la storia, le celebrazioni, le opere pubbliche, le gesta dei soldati italiani. La pagella cambio` anche, e gli studenti ebbero voti per geografia, storia, religione, canto, disciplini, lavori domestici, eccetera. La pagella fu molto fascista.

 

La vita d’uno studente italiano durante il ventennio fascista fu molto diversa dalla vita d’uno studente americano adesso. In America, c’è un valore per individualità e diversità, ma durante questo periodo, il regime fascista volle tutti studenti essere gli stessi. Mussolini voleva creare un popolazione leale e un esercito che lo ascoltassero.  

 

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