Quando ero piccola ero molto loquace e sicura, ma un po’ pazza. Avevo tanta energia, così i miei genitori mi volevano fare molte attività. Mi piaceva ballare, cantare e giocare. Non avevo paura di parlare o cantare davanti a un pubblico (ma ho paura adesso). Prendevo un corso di danza classica il sabato, e cantavo nel coro della mia scuola. Non ero la ballerina migliore della classe perché non praticavo molto a casa. Preferivo praticare i balli che io facevo nella mia mente. Però ero brava nel coro. Ascoltavo il maestro e praticavo costantemente. Durante l’estate, andavo a un campeggio di recitazione per i bambini. Non avevo parti grandi, ma mi piacevano tutte le parti che io ricevevo. Mi divertivo molto.
Quando non avevo le attività, passavo tempo con amici e famiglia. Dopo le mie lezioni, io e le mie amiche giocavamo mentre aspettavamo i nostri genitori. Correvamo nel parco e giocavamo a calcio o facevamo i racconti e li recitavamo. I miei genitori lavoravano molto, ma passavano tempo con me durante i fine settimana. Il mio giorno preferito era domenica, perché uscivo con mio padre. La domenica, mio padre ed io andavamo in bicicletta o facevamo passeggiate nel vicinato. Di solito noi prendevamo gelato o pranzo dopo le nostre piccole avventure. La domenica sera, noi leggevamo libri insieme prima che io andavo a letto. Ero una figlia unica, e quando stavo sola mi piaceva leggere e giocare con i miei giocattoli in camera. Non mi annoiavo perché sempre avevo immaginazione.