“Suburra”: La corruzione in Italia

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Diretto da Stefano Sollima, “Suburra” è un film drammatico del 2015 e riguarda la mafia moderna di Roma. Il protagonista del film, Filippo Malgradi (Pierfrancesco Favino), è parlamentare e spesso lavora con la mafia. Filippo è sotto pressione da un mafioso chiamato Samurai per passare un accordo immobiliare che deve fare il lungomare di Roma come Las Vegas. Molte persone attribuiscono il successo del film alla capacità di Stefano Sollima come una regista. Anche, “Suburra” è popolare perché la corruzione politica del film esiste anche nella Roma moderna. Mentre “Suburra” è una storia fittizia, i temi della corruzione e violenza sono molto reali in Italia.

Durante il film, Filippo Malgradi, un politico corrotto, è costantemente sotto pressione per passare un accordo immobiliare. In definitiva, i cittadini di Roma si ribellano contro la corruzione nel loro governo. È chiaro dal protagonista Filippo che è possibile comprare i politici a Roma. Come in “Suburra,” la corruzione politica nella Roma moderna è anche un problema. Secondo The Guardian, “i capi dell’Italia hanno completamente fallito nell’ affrontare…la corruzione” (Guardian). È molto interessante vedere che Sollima fa un commento sopra un problema rilevante nella moderna Roma con il suo film. Come un cittadino di Roma, Stefano Sollima sta usando i suoi film per raccontare alla società la corruzione che esiste a Roma.

Una scena memorabile da “Suburra” è quando Filippo è al suo ufficio e uno degli uomini del Samurai, Dagger, viene a trovarlo. Secondo me, la natura realistica di questa scena è il motivo perché il film è così buono. Sollima fa il dialogo tra Filippo e Dagger così lento e violento che lo spettatore pensa che tutto è possibile. L’attenzione di Sollima per dettagli è anche molto interessante. Nella stessa scena, quando Dagger entra nell’edificio di Filippo, è chiaro che qualcosa è sbagliato. Lui indossa tutti i vestiti neri mentre tutti gli altri li indossano colorati. Quando Dagger è nell’ufficio di Filippo, le pareti sono tutte bianche. È interessante perché Filippo e Dagger indossano in vestiti neri. Penso che i vestiti neri rappresentano la loro corruzione in un mondo che si suppone essere pulito. Attraverso il realismo e l’attenzione al dettaglio, questa scena rappresenta una perfetta rappresentazione dello stile di Sollima durante il film.

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