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La Prima Cosa Bella è un film drammatico e comico. Il film segue Anna, Bruno e Valeria, una famiglia. È diretto da Paolo Virzì nel 2010 e ha vinto molti premi. Ma perché Paolo Virzì ha fatto questo film? Perché Virzì ha raccontato questa storia?
Il film rappresenta i protagonisti due volte, quando Bruno e Valeria sono bambini, e quando Bruno e Valeria sono adulti. Virzì fa vedere la storia due volte perché il film è più forte se il pubblico non sa l’intera storia. Quando il film continua, il pubblico impara nuove informazioni. Questo è più interessante.
La prima scena è molto interessante perché non ha molte battute. I volti dei protagonisti dicono una storia. Quando Anna vince la competizione, Bruno è arrabbiato o preoccupato. Il pubblico non sa perché Bruno è preoccupato, ma quando la cinepresa vede Mario, loro imparano perché. Mario è molto arrabbiato, e quando Anna torna, Anna piange. Virzì fa una scena divertente, ma alla fine, è molto triste. A casa Mario picchia Anna, e Bruno lo vede. Adesso, il pubblico sa la trama del film in una scena.
Il momento che Bruno cambia la sua vita è quando Bruno trova Anna al cinema. Poi, da vecchio, Bruno dimentica il suo odio per sua madre e ricorda solo l’amore. È una scena molto potente. Il titolo del film compare quando Anna, Valeria e Bruno lasciano Mario. La canzone non corrisponde con la scena. La scena è triste, ma la canzone mostra la speranza adesso che la famiglia lascia Mario. Il titolo si ripete alle fine del film quando Anna muore. Perché Virzì dice il titolo qui? Perché in entrambe le situazioni, i protagonisti trovano speranza. Alla fine del film, Bruno sa che non ha vissuto una buona vita e adesso deve cambiare. Dopo che Anna muore, Bruno e la sua fidanzata vanno alla spiaggia. Bruno cerca di cambiare la sua vita, e impara ad amare la vita da sua madre.
Alla fine del film, Paolo Virzì dimostra la speranza che esiste in tempi difficili. Il pubblico impara che nessuno è perfetto, ma la vita è ancora bella. La Prima Cosa Bella è un film molto forte. È triste, è felice, ma alla fine, è speranza. Virzì usa la propria vita per mostrare il pubblico che alla fine la vita è molto difficile ma può anche ispirare cose belle.