La Meglio Gioventù 2: La Vendetta delle Brigate Rosse

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Se io fossi il regista de La meglio gioventù 2, ecco che cosa succederebbe. È il 2003 e Giulia ha finito il lavoro per il giorno. La vediamo che cammina alla sua macchina dalla Biblioteca Nazionale Centrale di Firenze. È molto nervosa e turbata. Quando entra in macchina si toglie i suoi occhiali da sole. Una lacrima va giù dalla sua faccia e lei guarda dritto. Dopo un secondo mette in moto e inizia guidare. Nella notte, lei arriva alla casa di Francesca e Carlo. Giulia esce lentamente alla macchina ed entra nella casa. Lei guarda alle stelle e poi apre la porta di casa.

Nella casa, tutta la famiglia guarda la culla nel centro della stanza. Però, Andrea e la sua ragazza sono ancora in Norvegia. Sara ha partorito una bambina sana. Si chiama Adriana, come la sua bisnonna. Tutti guardano Adriana con l’amore e tutto è in pace. Poi quando la porta si apre tutti vedono Giulia e la stanza diventa silenziosa. Francesca corre e la abbraccia. Sara inizia a sorridere e Nicola è felice che Giulia abbia fatto la cosa giusta per sua figlia. Sara presenta Giulia come sua madre a Mimmo. Questo è un passo enorme per Sara nel rapporto con Giulia. Tutti partono la stanza, ma Giulia, Sara, e Nicola rimangono con la bambina. Loro guardano la bambina addormentata. Nicola dice, “Sara, questo è come tu sei nata con due genitori che si amavano. Loro erano molto felici.” Nicola abbraccia sua figlia e tocca la spalla di Giulia. Lui parte felice con un sorriso sulla sua faccia. Ha fatto finalmente la pace con Giulia.

Sara e Giulia parlano sulla vita e il passato. Sara dice a sua madre che non è più arrabbiata con lei. Però, Sara le dice che la vita non è stata facile senza sua madre. Giulia capisce e la implora di non fare gli stessi errori. Lei dice a Sara, “Sii sempre qui per tua figlia.” Giulia confessa che guardava sempre Sara da lontano, ma aveva paura di parlare a lei. Sara abbraccia sua madre e guardano Adriana. Giulia promette di fare la cosa giusta questa volta per sua nipote.

Durante la gita a Firenze la sera dopo, Giulia nota una macchina nera che la segue. L’uomo nella macchina nera la spara all’improvviso. Il suo parabrezza va in frantumi e lei perde il suo controllo della macchina. La macchina gira e urta la macchina nera. Giulia sviene e si sveglia dopo un po’di tempo. Le macchine sono distrutte e Giulia è ferita. Lei cammina lentamente vicino alla macchina nera e vede che l’uomo è morto. Nella macchina, vede la nota con l’emblema delle Brigate Rosse. Lei sa immediatamente chi manda il suo assassino. Le Brigate Rosse hanno provato a ucciderla per la vendetta. Nella prigione, Giulia ha detto alla polizia dove i membri delle Brigate Rosse erano e vogliono ucciderla ora.

Lei torna alla casa in Toscana e teme molto per la sua vita. Nicola chiama Giovanna in Sicilia per l’aiuto ed è disperato perché vuole salvare Giulia. È anche molto triste perché il passato è tornato perseguitarla. Giovanna è molto calma ma seria. Lei dice che Giulia va a nascondersi mentre la polizia investiga e trova i nemici di Giulia. Sara è molto arrabbiata con sua madre perché si sente che Giulia ha detto una bugia. Giulia non ha detto la verità quando ha detto che lei sarebbe parte della vita di Adriana. Giulia piange e lei lascia la stanza perché sa che Sara ha ragione. Nicola abbraccia sua figlia e dice, “Questa volta non è colpa di tua madre ma è la mia colpa. Io l’ho messa nella prigione. I peccati del passato tornano come i fantasmi del presente.” Loro piangono nelle braccia dell’un l’altro.

È deciso che Giulia abiterà con Giorgia a Torino mentre la polizia investiga. Giorgia è diventata migliore nel tempo e non ha bisogno di abitare nella casa di famiglia. Abita fuori la città con il marito nuovo Mario. È il posto perfetto per Giulia per nascondersi. Giorgia è molto gentile con Giulia perché lei sa come importante lei è per Nicola. Però, vede molta tristezza negli occhi di Giulia. I giorni passano e Giulia è seduta alla finestra e guarda fuori. In un modo che solo Giorgia potrebbe solo, lei chiede a Giulia perché lei guarda fuori tutto giorno. Giulia risponde, “quando ero nella prigione questo era solo il modo con cui potrei connettere con mia figlia. Giorgia, spero non di perderla. Io spero che lei possa perdonarmi per il passato.” Poi Giorgia risponde, “Ma…ma hai sacrificato la tua sicurezza per tua figlia. Se non avessi detto dove i criminali erano, saresti ancora nella prigione. Il passato è il passato ed è il tempo di pensare al presente per tua figlia.” Giulia è ora in pace grazie a Giorgia. Alla fine la polizia trova i criminali e Giulia torna da Sara.

L’ultima scena è in Sicilia e tutta la famiglia si trova all’isola di Stromboli. La famiglia ha deciso di spostare il corpo di Matteo in Stromboli, quindi lui è vicino a sua madre. Tutti sorridono e piangono mentre la bara è abbassata. La scena finisce con i fantasmi di Matteo e Adriana che guardano la loro famiglia mentre il sole tramonta. Tutti sono in pace.

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