Come altri americani, la mia famiglia è andata spesso in Italia per le vacanze e quindi siamo familiare con la cultura italiana. Ricordo che pensavo sempre che i giovani italiani avevano una relazione sana con l’alcol perché l’età legale per bere alcolici è sedici anni. Pensavo che i giovani italiani non si ubriacano come i giovani americani perché l’alcol è più normale in Italia che negli Stati Uniti. La mia opinione è cambiata quando avevo diciotto anni e la mia migliore amica, che si chiama Amy, ed io abbiamo viaggiato in Italia dopo i nostri diplomi della scuola superiore. Durante questa vacanza, abbiamo visto con i nostri occhi la relazione tra i giovani italiani e l’alcol.
Un’amica della mia famiglia, che si chiama Chiara, abita a Casale Monferrato e ha tre nipoti, uno dei quali ha la mia età e si chiama Giovanni. Amy ed io abbiamo visitato Chiara e siamo andati alla festa di compleanno di Giovanni. A questa festa, quasi tutti i giovani italiani che erano là, si sono ubriacati. Ero molto sorpresa: perché questi italiani bevevano tanto alcool? Pensavo che si comportavano come i giovani americani, non italiani. Quando abitavo a Venezia il semestre scorso, ho imparato che i giovani italiani, come i giovani americani, non hanno una relazione sana con l’alcol.
Secondo un articolo che si chiama “Alcol e adolescenti, i dati del consumo in Italia,” il consumo d’alcol è un grande problema per i giovani italiani tra gli undici e i sedici. L’articolo spiega che 778 mila persone tra gli undici e i sedici “sono considerati consumatori a rischio” (“Alcol”). In Italia, molte persone vanno all’ospedale per via del consumo di alcolici. Purtroppo, il 17% di queste persone hanno quattordici anni o meno (“Alcol”). Un altro articolo conferma che l’alcol è un grande problema per i giovani italiani. Secondo “Osservatorio nazionale alcol,” la cultura di “binge drinking” che è nata negli Stati Uniti esiste anche in Italia, specificamente tra i giovani italiani (“Osservatorio”).
Negli Stati Uniti, il problema dell’alcol esiste tra gli studenti americani, che studiano all’università, non tra i giovani che hanno undici o tredici anni. Quando i giovani americani vanno all’università e sono lontani da casa loro, diventano selvatici. Quasi tutti i fine settimana, si ubriacano, vomitano, e svengono. Se uno studente ha un’intossicazione alcolica, deve andare all’ospedale, normalmente in ambulanza, e se questo studente è minorenne, la polizia dovrà essere coinvolta. Siccome l’alcol è un grande problema sui campus universitari, le università ora insegnano la sicurezza alcolica ai loro studenti.
Come le università americane, il governo italiano vuole migliore la relazione tra i giovani italiani e l’alcol. Per esempio, c’è “Alcohol Prevention Day” (in italiano, il giorno della prevenzione alcolica), che è un movimento internazionale (“Osservatorio”). Secondo un racconto che si chiama “Il consumo di alcol in Italia,” il numero di giovani italiani che bevono troppo alcol è diminuito dal 2006 (“Il Consumo”). Perciò, sembra che un’età legale per bere alcolici più bassa non previene i giovani da una relazione problematica con l’alcol. Chiaramente l’alcol è un problema internazionale che ha un impatto sull’Italia e sugli Stati Uniti.
Bibliografia
“Alcol e adolescenti, i dati del consumo in Italia.” Repubblica.it.
“Il Consumo di Alcol in Italia.” Istat: Statistiche Report.
https://www.istat.it/it/files/2017/04/Consumo_alcol_in_Italia_2016.pdf.
“Osservatorio nazionale alcol: Alcohol Prevention Day 2018 – International Workshop.”
Epicentro: Il portale dell’epidemiologia per la sanità publica. http://www.epicentro.iss.it/alcol/apd18.asp.