Nel 1926, durante il ventennio fascista, l’Opera Nazionale Balilla fu fondata. Il governo fascista ebbe lo scopo di migliorare gli italiani con questo programma giovanile. Ma il modello che il governo usò, ovviamente, fu fondato sui principi fascisti. In generale, il balilla promosse il militarismo, la prontezza fisica e mentale, e l’obbedienza.
L’età ed il sesso dividevano i giovani membri nei gruppi, ed i nomi dei gruppi insinuano questi valori. “Il Balilla” si riferì ai ragazzi dagli otto ai quattordici anni, e “gli Avanguardisti” quelli che ebbero dai quattordici ai diciotto anni. Le ragazze fino ai tredici anni furono nelle “Piccole Italiane,” e quelle che ebbero dai tredici ai diciotto anni appartennero alle “Giovani Italiane.” Dopo, il governo creò altri gruppi, come “i figli della lupa” per bambini più giovani degli otto anni.
Forse “i figli della lupa” è il nome che invoca l’immagine più classica e sentimentale per l’Italia. Si riferisce alla lupa che crebbe Romolo e Remo, i fondatori di Roma. Con questo nome, il governo fascista fece due cose: primo, identificò per gli italiani una sensazione dell’eredità di una grande cultura; secondo, schierò se stesso con il modo di sostenere quella cultura. Così, mentre questo chiede alle persone di fare il loro dovere, inoltre gli dice implicitamente di non deviare dal programma del governo. Quello non sosterrebbe la cultura. “I figli della lupa” è un tema dell’obbedienza.
Il simbolismo del “balilla” non è antico quanto “i figli della lupa,” ma esso ha anche una storia. Nel 1746, quando gli Austriaci occuparono Genova, successe una prima insurrezione del movimento per scacciare la guida straniera dall’Italia. Che cosa iniziò questo tumulto fu un giovane ragazzo che scagliò un sasso ai soldati. Questa figura rimase anonima per quasi un secolo. Poi, il soprannome “balilla” (di solito è associato a G. B. Perasso) apparve nella stampa. Il governo fascista prese questo nome per il gruppo dei giovani ragazzi e così fece l’ideale. Il ragazzo perfetto è uno con il valore del militarismo, cioè, un altro balilla.
“Gli Avanguardisti” continua questo tema ma nel modo più pratico che teorico, come il suo nome implica. Per i ragazzi più grandi, la vita militare sarà cominciato presto. Dovevano essere pronti. I leader degli “Avanguardisti” furono gli ufficiali della Milizia, e lo sport divenne una parte essenziale della vita e dello studio per i ragazzi. La scherma, il ciclismo, il podismo, il calcio, il nuoto, l’equitazione, il canottaggio, ed ancora li preparavano. Infatti ci fu un’Accademia fascista che il governo fece completamente per la preparazione degli insegnanti dell’educazione fisica. “Gli Avanguardisti” mostra come il militarismo diventò pratico e come il governo incoraggiò lo sport ad assicurare la prontezza fisica.
Le ragazze delle “Piccole e Giovani Italiane” facevano sport ma i nomi dei loro gruppi rivelano il loro obiettivo primario agli occhi del governo. La vera donna fascista è “italiana” più di ogni altra cosa, e con questi gruppi giovanili, il governo mirò a formare le madri della prossima generazione fascista. Un amore dell’igiene e dell’ordine in casa, oltre ad altri utili lavori come il cucito, furono i soggetti acquisiti. “Le Piccole e Giovani Italiane” mostrarono i valori dell’obbedienza e della prontezza che sono in parte fisici, ma più mentali.
Il governo ordinò le vite dei giovani italiani nel ventennio fascista. Volle far sapere alle persone precisamente quali ideali avere. Scelse i nomi dei gruppi dell’Opera Nazionale Balilla per riflettere gli suoi scopi.
La bibliografia
“I balilla durante il periodo fascista.” Studenti. https://doc.studenti.it/download/skip/balilla-durante-periodo-fascista_1.html.
“L’Opera Nazionale Balilla.” Studenti. https://doc.studenti.it/appunti/storia/opera-nazionale-balilla.html.
“Lupa.” Treccani. http://www.treccani.it/enciclopedia/lupa/.
Pandiani, Emilio. “Balilla.” Treccani. http://www.treccani.it/enciclopedia/balilla_%28Enciclopedia-Italiana%29/.