La Biografia di Giuseppe Garibaldi

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Giuseppe Garibaldi era una nazionalista Italiana e uno dei tre uomini che condusse il Risorgimento. Gli altri uomini erano Giuseppe Mazzini e Camillo Cavour. Giuseppe Garibaldi nacque a Nizza il 4 luglio 1807 e morì  il 2 giugno 1882. Era il figlio di Domenico, un mercante.

Garibaldi diventò un marinaio in Piemonte per la marina militare. In Francia conobbe Giuseppe Mazzini e aderirono ai Carbonari insieme. I Carbonari erano una secret society che volse la indipendenza italiana. Garibaldi  decise di partecipare nella rivolta di Genova nel 1834.

Dopo la rivolta, egli esiliò in Francia. Ma lasciò la Francia e andò in Uruguay. In Uruguay egli comandò l’armati nell’insurrezione di Rio Grande che era contro il governo Brasiliano. Egli creò un gruppo famoso chiamato Le Camicie Rosse. Le Camicie Rosse combattettero per il movimento indipendentista Uruguagio. Anche in questo periodo egli sposò Anna Maria Ribeiro da Silva.

Tornò in Italia nel 1848 perché Il Papa nuova, Pio IX, fece riforme. In questo periodo il Risorgimento cominciò. Garibaldi comandò le truppe a Milano ed aiutò a liberare Milano. Ma dopo dovette fuggire in Svizzera. Nel 1849 andò a Roma e partecipò alla difesa della Repubblica Romana con Mazzini. Combattettero contro i Francesi alleati di Papa Pio IX. Il 2 Luglio 1849 le truppe Francesi vinsero e Garibaldi dovette abbandonare Roma. Durante il ritiro Anita, la moglie di Garibaldi, morì ed anche molti compagni di Garibaldi. Sposò due donne dopo la morte di Anita. Il suo secondo matrimonio fu annullato perché lei aveva un rapporto con un altro uomo. La sua terza moglie era Francesca Armosino.

Garibaldi fuggì in Tuscana poi a Nizza. Dopo, si rifugiò a New York. Dopo il suo secondo esilio Garibaldi andò in Inghilterra e visitò Mazzini. Nel 1854 ereditò molti soldi dal suo fratello usò per comprare una fattoria in Sardegna. Quando la seconda guerra d’Indipendenza cominciò Garibaldi aderì alla Società Nazionale di La Farina e Cavour lo nominò come generale dell’esercito Piemontese. Garibaldi ebbe 5000 volontari chiamati i Cacciatori delle Alpi. Vinsero gli Austriaci a Varese e a San Fermo. Nel 1860 organizzò la Spedizione dei Mille in Sicilia. Dopo che egli conquistò la Sicilia, egli attraversò lo stretto di Messina e sbarcò in Calabria. Poi conquistò Napoli. Si dichiarò “Dittatore delle Due Sicilie.” Dopo si incontrò a Teano con Vittorio Emanuele, Garibaldi si ritirò a Caprera. Ma Garibaldi voleva che Roma fosse la capitale d’Italia. Nel 1862 marciò verso Roma ma le truppe Francesi minacciarono di invadere. Dopo la guerra franco-prussiana Roma divenne finalmente la capitale.

Garibaldi era un eroe internazionale. Abraham Lincoln lo volle per comandare l’esercito degli Stati Uniti durante la guerra civile. Nel 1870 combatté nella guerra civile Francese. Oggi Giuseppe Garibaldi rimane un patriota e c’è una strada chiamata per Garibaldi in quasi tutte le città.

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