Se io fossi la regista di La meglio gioventù 2, questo film sarebbe una commedia con una fine bella per tutti i personaggi. Se io scrivessi la sceneggiatura, non avrebbe la stessa tristezza e momenti di disperazione dell’originale. La trama comincia con Nicola nel primo giorno del 2004, venti anni dopo la morte di Matteo. Lui ricorda che ha dimenticato di portare il corpo di Matteo a Stromboli vicino al mare come ha promesso al suo nipote, Andrea, molti anni fa. Decide di farlo subito, ma ha un’altra idea per ricordare suo fratello e celebrare la sua vita. Compra una statua di Achille—il personaggio mitologico che ha paragonato a Matteo—per mettere sulla tomba e, con l’aiuto delle sue sorelle e i suoi amici, comincia a raccogliere i loro bei ricordi di Matteo e li scrive per un libro. All’inizio, Giorgia non vuole aggiungere i suoi racconti al libro perché è più triste per lei. Però, lui la convince a parlare e loro condividono un bel momento dell’amicizia e sostegno.
Allo stesso tempo, la storia di Andrea continua e lui ritorna in Italia senza la sua prima ragazza, Ermione. Mentre lui viaggiava, pensava molto alla suo futuro e finalmente ha deciso di studiare all’università a Roma per completare la laurea che suo padre non completò mai. Loro litigavano spesso durante le sue vacanze in Norvegia e lei è rimasta all’estero dopo che lui è partito. Andrea trova un lavoro nella biblioteca vicino all’università e pubblica anche poesie e racconti per i piccoli giornali nella città. Incontra una ragazza nuova, Donatella, nell’ufficio di un giornale e loro si innamorano subito. Lei studia per diventare una giornalista, ma le piace anche scrivere e leggere poesie. Lei li accompagna alla funzione commemorativa che Nicola organizza per la nuova tomba di Matteo.
A Firenze, il rapporto tra Sara e Giulia diventa più forte perché Giulia è andata ad abitare con sua figlia l’anno prima con la nascita della sua figlia. La bambina si chiama Adriana, come la sua bisnonna, e Giulia la ama tantissimo e passa molto tempo con lei. Le due donne parlano molto mentre Giulia aiuta con la bambina ed esprimono i loro rimpianti per gli anni passato. All’inizio, Sara era un po’ gelosa della sua figlia perché Giulia le dava tutto l’amore che lei non riceveva durante la sua giovinezza. Giulia confessare che pensava a Sara tutti i giorni quando era una brigatista e sempre aveva dubbi sulla sua scelta. Sara spiega che era molto arrabbiata con lei quando era giovane, ma le perdona e le amava sempre. Giulia non parla con Nicola e la loro relazione è tesa, ma lei e Sara vanno alla festa in onore di Matteo. Le piace che Nicola ha trovato la felicità con Mirella. Il film finisce con la grande famiglia mangiando insieme e ridendo a una tavola magnifica con una foto di Matteo sul caminetto, dove lui li sta guardando con amore.