In Italia esiste una cultura alcolica tradizionale nella religione, in particolare nella chiesa cattolica romana. Il vino è stato una bevanda popolare della regione perché di tradizione religiosa e anche perché le tante cantine nel paese. A casa, i giovani italiani di solito bevevano il vino rosso o bianco con le loro famiglie. Il vino popolare d’Italia include Prosecco e Chianti. È molto comune per una persona giovane bere un bicchiere di vino uno o due volte in un giorno. Questo è molto diverso dalla cultura negli Stati Uniti, dove i giovani solo bevono grandi quantità. Secondo un articolo dal Time, “Italian youths who drink at home grow up more likely to think of alcohol as a normal part of family life” (Blue, 1). Tanti italiani bevono responsabilmente per questo fatto. Contro questo modo di bere in Italia, i giovani americani non cominciano a bere fino all’età dopo. Loro non bevono con i genitori e non hanno esposizione alcolica prima di liceo o università. Alcuni genitori negli Stati Uniti pensano che i giovani dovrebbero esposti agli alcolici a un’età più giovane.
Ma, ancora ci sono problemi con la consumazione di alcolici in Italia. Un articolo parla di una ragazza di tredici anni con esperienza negativa con alcolici. L’articolo dice che la ragazza “aveva bevuto vodka, altri alcolici e fumato droghe, probabilmente per festeggiare la fine della scuola” (ansa.it, 1). Ancora, gli alcolici sono un problema con i giovani italiani più giovani da l’età per bere legale. Forse questo è solo un fenomeno dei giovani sopra il mondo. Ovviamente, il “binge drinking” è comune nei giovani d’Italia e degli Stati Uniti, ma, le culture di consumazione di alcolici sono diverse. È popolare per i giovani italiani per andare la discoteca e bevono un poco. Mentre, negli Stati Uniti, i giovani di solito bevono alle feste di case e anche luoghi senza supervisione. Il fatto che i giovani americani devono nascondere le loro consumazione di alcolici è pericoloso perché se un problema succede, loro non possono andare a trovare aiuto. Ma in Italia, è forse più comune per i giovani chiedere aiuto dai genitori se un problema succeda perché c’è più fiducia.