Propaganda nel ventennio fascista

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Durante il periodo fascista, sia il partito fascista e il governo italiano avuto molta propaganda. Alcuni della propaganda più forte riguardava “Il Duce”, Benito Mussolini. In scienze politiche, politici loro spesso cercano di costruire un governo attraverso un forte seguito di persone; creano una personalità che piace alla gente, e le connessioni tra i funzionari governativi sono personali. I politici usano la propaganda per creare questa forte personalità. “Il culto del Duce” ha mostrato mussolini come il padre della nazione italiana, da questo culto arrivarono le “camicie nere” fasciste. Come i dittatori di oggi, Vladimir Putin e i governanti della famiglia ‘Kim’ della Corea, Mussolini è stato ritratto facendo molte cose; dall’equitazione, al lavoro in fabbrica, alle corse automobilistiche e agli aerei. Poiché era molto giovane, mussolini si dimostrò attivo e praticante molti sport, voleva dare l’impressione che anche l’italia fosse giovane e forte. Miti di Mussolini sopravvissuti alla morte nella prima guerra mondiale furono diffusi, in modo da apparire un sant’uomo, raccontava storie del suo passato come se fosse un santo, paragonandosi a Cristo.

Oltre la raffigurazione di Mussolini in un certo modo, la propaganda ha anche rappresentato la nazione in un certo modo. I manifesti di propaganda paragonavano il “nuovo impero italiano” a quello dell’antico impero romano, anche se gli italiani detenevano meno del dieci per cento della terra romana. Le antiche virtù romane della disciplina e del lavoro erano i principali slogan della propaganda italiana, inoltre, mussolini si sarebbe naturalmente paragonato a Cesare e agli imperatori romani. Un altro ideale romano di forza nell’unità, o comunità, fu sostenuto come mantenere forte l’Italia; un’immagine comune usata era un fascio di bastoncini legati insieme. Queste fascio non può rompersi quando è legato, ma quando non è legato, ogni stecca si rompe facilmente. Mentre tutte le nazioni, anche gli stati uniti, usavano il potere della propaganda, ogni nazione aveva uno stile di propaganda unico, e la versione italiana del fascismo e della dittatura era evidente nella propaganda italiana del periodo.

La propaganda fascista italiana del millenovecento e trenta era più che ingannevole per la popolazione italiana, ma in realtà danneggiava la gente e la società. Censura da parte del regime fascista proibito le segnalazioni di qualsiasi crimine di avere reati minori. C’era molto crimine nell’Italia fascista, ma anche se ci fosse un omicidio o una rapina, la gente non poteva denunciare il crimine alla polizia. Inoltre, la propaganda italiana promuoveva l’ideologia razzista, molte persone sarebbero state danneggiate. Ma soprattutto, questa ideologia razzista esiste ancora oggi in Italia; ci sono molti episodi di razzismo durante le partite di calcio.

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