Nel mio mondo, il razzismo è molto prevalente. Da una ragazza bianca, questa affermazione sembra ridicola. Lo so che dal mio punto di vista, non potrò sentire il dolore e l’angoscia che viene con una vita tormentata da razzismo. Sto vivendo una vita molto privilegiata. Comunque, questo non significa che il razzismo non sia il mio problema; il razzismo è la responsabilità di ognuno di noi. Specificamente a Boston College. Dobbiamo renderci conto che troppa gente vive in una realtà determinata dal colore della pelle.
A Boston College, una persona potrebbe supporre che lo studente cosmopolita è cattolico, e di origini europee. A volte, avevo sentito che quest’ università è il posto più “diverso” che studenti abbiano vissuto mai. Questo è al cuore del problema. Boston College non fornisce l’informazione appropriata per celebrare tutti gli studenti, perché a quanto pare, alcuni studenti sono molto scomodi quando affrontano differenze tra le razze. Inoltre, quando gli studenti mancano di rispetto per le altre razze, l’istituzione non fa niente per migliorare la situazione. Il presidente nemmeno ha scritto una lettera agli studenti per condannare quegli atti. Lui potrebbe denunciare quegli atti al pubblico e accogliere i suoi studenti di colore. Quindi, lo scontro contro il razzismo davvero è uno per gli studenti.
Abbiamo una responsabilità di rispettare culture che non sono le nostre e celebrare le loro unicità. C’è anche un bisogno di denunciare azioni dell’Università e dei gruppi sociali che perpetuano sistemi di inugualità. È facilissimo essere passivo, ma le persone con privilegia devono essere influenti e lottare per le persone discriminate. Il razzismo esiste nel mio mondo come un ostacolo che potrei aiutare a demolire. Se ognuno di noi fa attenzione e rimane attivo, ce la facciamo.